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Spostare le festività alla Domenica: le (brutte) proposte in Italia

Spostare le festività alla Domenica: le (brutte) proposte in Italia

Autore: Max Murro - Redazione Attualità
Data: 18/07/2012 16:40:39

 

Se ne era già parlato. E le polemiche non si fecero attendere. Si parlò anche di accorpare alla Domenica le feste sante. Ovviamente, la Chiesa tuonò "No"!

 

Chi glielo diceva poi ai parroci che avrebbero dovuto rinunciare alle feste patronali con tutto ciò che ne consegue di bene anche per l'economia della città e del paese in questione?

 

La proposta quindi, pareva archiviata. Almeno per ciò che riguarda le feste patrronali. Con dubbio invece, su quelle laiche.
 
Con buona pace di quei "buontemponi" della politica di qualsiasi colore, che vorrebbero imporre assurdità di ogni genere ai cittadini comuni, mentre loro non fanno altro che collezionare agevolazioni di ogni tipo ed un livello lavorativo in quanto a tempo impiegato, che se vivessero nel mondo dei normali, verrebbero presi tutti a calci in culo.

 

Ma poichè si sa. specialmente nel nostro Paese mai nulla è certo, ecco che ritornano. E non a volte, come suggerirebbe un romanzo anni fa - "A volte ritornano" di     - ma sempre. In un continuo altalenare a seconda di chi è al governo, di quanta risi c'è, di come non abbiano altro da fare e da pensare coloro che dovrebbero salvarlo 'sto paese da barzelletta.

 

Così, stavolta ci ha pensato Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria, a riproporre la proposta. Indecente.

 

Ecco cosa ha dichiarato: "In una economia che tira, sarebbe sicuramente una buona scelta; in questo momento, mi sembra che non ci sia abbastanza lavoro neanche nella situazione che abbiamo ora: comunque e' una proposta sulla quale vale la pena di riflettere".

 

 "Tutto quello che aumenta la nostra competitivita', come sistema Paese, come sistema manifatturiero, é' sicuramente benvenuto"

 

Ma quando si proporranno invece soluzioni davvero utili ai cittadini, alla loro dignità, all'equità ormai latente da troppo tempo? Quando si proverà a risollevare l'economia nazionale mettendo le mani in tasca a chi ha sempre troppo in ogni caso?

 

Quando si capirà che arriva un giorno in cui persino gli italiani, popolo "moderato" alquanto, si romperanno davvero le scatole e chiederanno a gran voce di smetterla col tormentare chi peraltro non ha alcuna ragione di essere tormentato?

 

Vedremo se anche stavolta, la proposta "geniale" avrà poi riscontro. Sarebbe poi interesante sapere, quando andrà in vacanza, dove e per quanto tempo il presidente di Confindustria, tutti i politici nostrani, nonché Consiglieri regionali, assessori e via bestemmiando. Visto che in troppi casi, non gli bastano le vacanze nel periodo estivo: latitano durante tutto l'arco dell'Anno.

 


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